PALERMO – La cultura della legalità è l’unico mezzo. Contro tutte le mafie! Palermo è una città viva ed è bene si sappia! Un solo giorno non poteva bastare per celebrare i giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, sua moglie, e gli uomini della loro scorta. Era necessario fare di più. Così, dal 22 al 24 maggio il centro della città è stato invaso da un gran numero di persone, alcune più partecipi -altre solo curiose- che in piazza Politeama si sono avvicinate agli stand del Villaggio della Legalità, dove si vendevano i prodotti delle terre confiscate alla mafia. Al centro della piazza, le foto di Falcone e Borsellino e poi alberi e piante sulle quali appendere “i pizzini della legalità”.
E’ stato un segnale pubblico forte e chiaro, inequivocabile: “legalità batte mafia uno a zero”, proprio lì, nel cuore della città. Nel pomeriggio del 22 maggio all’interno della Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità, sono state consegnate due targhe a due persone semplici come noi, due uomini che si sono impegnati -e continuano a farlo- con modestia e umiltà per divulgare cultura, perché l’ignoranza è un terreno fertile per la mafia. Solo la conoscenza ci può liberare!
Dal 1992 esiste la Scuola di formazione etico-politica Giovanni Falcone e dal 2000 è stata istituita la“Targa Falcone”assegnata per comportamenti particolarmente meritori nella lotta contro la mafia. Salvatore Coppola e Crispino Di Girolamo sono due librai ed editori. Solo nomi per qualcuno che legge, ma in realtà molto di più: simboleggiano l’impegno e la voglia di cambiamento. Non credo ottengano grossi guadagni, anzi a volte ci rimettono pure, ma dare voce a certi tipi di letture è talmente importante che tutto il resto passa in secondo piano. Pubblicano libri di denunzia e di speranza: Salvatore diffonde i “pizzini della legalità”, Crispino spiega la mafia ai bambini ed entrambi ne parlano commossi, schivi, come solo le persone semplici sanno fare, come se volessero dirci “Niente, non abbiamo fatto niente!”…
E invece fanno molto, col loro esempio, perché tutti nel proprio piccolo possono fare qualcosa per sensibilizzare, per creare una “lobby antimafiosa” , per inserire nella società gli anticorpi contro questa grave malattia! Il pomeriggio è stato allietato da una lettura particolare di un “pizzino” della legalità, magistralmente riadattato e interpretato da Rosalia Billeci, artista della nostra terra.Non la conoscevo: è incisiva, diretta, ha una forte presenza scenica, recita con i tempi del teatro di una volta, con quelle pause cheservono a dare l’intonazione giusta ad una lettura che deve apparire, e così è, comica ed al tempo stesso tragica.
Abbiamo riso, certo, sentendo le parole di una madre che chiede al padrino come può fare diventare suo figlio un uomo d’onore. Abbiamo riso, ma è anche doveroso riflettere. Se esistono queste realtà -ed esistono- di chi è la colpa? Purtroppo ci sono davvero donne che pensano :“Ci sono molte cose che non vanno, caro don Totò -cito letteralmente- innanzitutto da un po’ di mesi gli piace leggere,e non solo testi scolastici,ma anche libri che non è obbligatorio leggere,che fanno solo perdere tempo e distrarre dalle cose importanti della vita”. La madre prosegue preoccupata che il figlio, non contento di leggere “addirittura ama pensare: da un figlio che legge e pure pensa c’è da aspettarsi tutto il peggio possibile”.
Questo “pizzino”non è stato scelto per caso. E’ vero,la mafia vuole tutti ignoranti, sottomessi, vuole teste basse, obbedienti e non pensanti. E invece il lavoro che va fatto è proprio parlare, studiare, pensare, riunirsi, divulgare ed agire. La cultura della legalità è l’unico mezzo…contro tutte le mafie!
Roberta Sciacca
Source: www.power-gender.org